La Grande Bellezza - Paolo Sorrentino 2012


Jap passa le giornate tra feste e pensieri,
immerso in una Roma intima e spettacolare,
circondato da un'umanità lacerata e pusillanime.
Il film si sviluppa su tre registri: quello immaginifico 
di Jep, quello della farsa e quello comico. Nessuna
certezza, se non quella di essere vivi e di continuare
ad esserlo. La pellicola viaggia come un treno
fino a tre-quarti, poi si avvita su se stessa calando
di intensità proprio nel momento di affrontare
la relazione con il "religioso" e i personaggi
messi in scena. Vi è come una specie di pudore
che sfocia nell'incompiuto.


4 stelle

La Migliore Offerta







La Migliore Offerta                         Giuseppe Tornatore  2012

Anche i migliori fanno passi falsi, però
sarebbe il secondo dopo Baaria.
Una storia melensa, recitata al limite,
con dei luoghi comuni e imperfezioni.
Tutto poggia sulle spalle di Geoffrey Rush,
che sarà anche bravo, ma non può riempire
dei vuoti di soggetto e sceneggiatura. Da evitare
con cura. Ironia della sorte, Premio David di
Donatello 2013.